venerdì 24 febbraio 2012

Place branding - City Innovation Lab

Abbiamo iniziato parlando della comunicazione a 360°, parliamo ora di una case history  particolare: come comunicare il territorio. Ho letto di recente della nascita del City Innovation Lab, un progetto che vede impegnata l'Università Cattolica ed una rete internazionale di centri di ricerca.
Ma cos'è esattamente il place branding? Si tratta di un approccio metodologico introdotto da Simon Anholt, Philip Kotler (guru e teorico della marca), Gold e Ward, che si occupa di valorizzare l'identità di un territorio: nazioni, città, regioni e province, ma anche piccole realtà locali (le nostre valli per esempio, ricche di tesori nascosti, spesso poco conosciuti al pubblico nazionale ed internazionale).
Il place branding è uno strumento vivace di comunicazione e promozione dei territori, ancora poco conosciuto in Italia, ma estremamente efficace, al margine tra comunicazione e marketing, ma anche alla base di un sistema di policy making che si basa sull'interazione fra politiche sociali, culturali e di progettazione urbana.
A questo proposito il City Innovation Lab, nato all'interno delle Alte Scuole dell'università milanese, si propone di rinnovare il dibattito relativo al place branding, suggerendo nuove strategie e nuovi obiettivi e coinvolgendo anche la città di Milano, con un progetto reale che promuova le politiche territoriali e culturali di una città di snodo del centro-nord italiano. Certamente se puntiamo uno sguardo agli appuntamenti previsti per la città lombarda, in particolare l'Expo 2015, ripensare la città ed il territorio in funzione della comunicazione è un obiettivo fondamentale, per saper promuovere al meglio il nostro Paese nel mondo sfruttando questa piccola opportunità.
Ma il place branding è ancora più importante a livello di strategie politiche e di mercato se solo pensiamo alla  sua applicazione in ambito nazionale: studiare il rilancio del nostro Paese all'internazionale utilizzando nuove strategie comunicative sotto l'egida del place branding è un elemento che deve far riflettere i nostri uomini politici ed il business italiano. Lavorare sulla corporate reputation del nostro Paese è un obiettivo a cui il governo sicuramente mira. L'utilizzo di uno strumento come il place branding può aiutare, non certo a cambiare i risultati finanziari del Paese ma può essere un elemento di rilancio da considerare, anche in vista dell'Esposizione Universale.
Altro grande tema riguarda le piccole comunità locali che potrebbero beneficiare di maggiore visibilità attraverso strumenti di promozione mirati a risvegliare l'interesse verso luoghi inusuali e tradizioni del passato: ricordiamo che a livello di territorio, l'Italia é un Paese molto ricco e variegato (ogni regione ha particolari usi e costumi, piatti tipici, tradizioni, canti...).
La tavola rotonda svoltasi il 6 febbraio presso la Cattolica di Milano dal titolo “Place Branding. Un nuovo approccio interdisciplinare per la valorizzazione e il posizionamento internazionale di città e territori” ha provato a dare una risposta a tutti questi quesiti (link al sito della tavola rotonda). Da essa è emersa l'esigenza di continuare ad indagare sull'argomento per nuove strade alle politiche sociali ed internazionali, operando attraverso strategie comunicative capaci di abbattere le frontiere e creare un dialogo aperto.
Esempi di place branding italiano al sito: http://italianbranding.wordpress.com/

 

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