venerdì 24 febbraio 2012

"Comunico quindi esisto"



Eccoci qui! Lesson n° 1. Oggi volevo parlare del processo di comunicazione.
Cosa significa comunicare? La spiegazione classica parla di mittente, messaggio, destinatario, a cui si aggiungono secondo Jakobson il codice, il canale ed il contatto. Da qui le sei funzioni del linguaggio: emotiva, conativa, referenziale, poetica, metalinguistica e fatica.
Entrando nel merito di questo processo possiamo individuare il comunicare come un atto di relazione che presuppone un feedback diretto o indiretto fra mittente e destinatario.Quest'azione è intrinseca all'uomo il quale non può non comunicare  secondo quanto dice anche Watzlawick nei suoi assiomi. L'uomo comunica perché in quanto tale, è un animale sociale e razionale (Aristotele), pertanto egli esprime la propria volontà, il proprio pensiero, attraverso atti diretti (il dialogo,la parola) o indiretti (i gesti, le espressioni, i comportamenti).
Anche i singoli gesti comunicano, siano essi fatti consciamente o inconsciamente (pensiamo agli atti mancati di Freud, argomento di cui mi sto occupando in questi giorni).
Ciò è ancora più vero se invece di parlare di individui, facciamo riferimento a delle comunità di persone: associazioni, organisimi politici, corporazioni, imprese, enti locali...
Individui e aziende comunicano per il semplice fatto di esistere e lo fanno attraverso le proprie parole, ma anche i gesti, le azioni, il proprio lavoro e comportamento all'interno del sociale.
E' naturale quindi che la comunicazione risulti essere uno specchio attraverso il quale ciascuno si presenta all'altro, un modo per tessere delle relazioni, che saranno più forti, quanto più ciò che comunico sarà fedele alla mia persona ed a ciò che faccio. "Un dire è sempre un fare" ci dice Austin.
Questo binomio dire-fare é il nocciolo della nostra relazione: se un dire è sempre un fare, è necessario che ciò che diciamo sia il più possibile conforme alla nostra realtà.
Si tratta di un assunto fondamentale, derivante da studi che vanno dalla linguistica alla filosofia.
 "Comunico quindi esisto" vuole essere allora il primo mattoncino di questa grande casa che costruiremo insieme nei mesi a venire, assioma che non a caso dà il titolo ad un interessante libro di Caruso sull'importanza della comunicazione.
Prima che vi addormentiate, prometto, non vi tedierò sempre con meri tecnicismi, ma almeno questa volta concedetemelo: a volte é bello saper partire dalle cose grandi per arrivare alle piccole!

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